"Finito il Rally ora accogliamo la Dinamo"

Enrico Daga sui grandi eventi sportivi

20/06/2015

Cala il sipario sulla seconda edizione del Rally Italia Sardegna. Anche se ancora non possediamo i numeri definitivi, ne quelli ufficiali, possiamo affermare che si è trattato di uno straordinario successo, Alghero ha superato con la lode l'esame di consacrazione a capitale italiana del Rally.

Al netto delle sterili e insensate polemiche di alcuni che, se non fosse perché ne conosciamo nomi e cognomi, non sarebbe esagerato definirli marziani, la comunità algherese ha risposto alla grande. Sì, gli algheresi hanno svolto il difficile compito di perfetti "padroni di casa". In primis gli abitanti, la gente comune che, seppur apprezzando l'evento, ha sopportato con grande civiltà i disagi causati da una kermesse di tale portata, ma soprattutto le forze dell'ordine, con i Vigili Urbani in testa, il corpo dirigente del comune di Alghero e tutte le associazioni coinvolte, capitanate dallo splendido "Team Alghero Corse". Per questo, per il ruolo che rivesto insieme ad altri straordinari appassionati algheresi nell'organizzazione del WRC, ringrazio tutti indistintamente per la passione e la professionalità nell'affrontare questa meravigliosa sfida. 

È bello vedere una città che reagisce soprattutto in un periodo di crisi acuita dalla precaria situazione in cui versano interi comparti dell'amministrazione in cui i settori del commercio, sviluppo economico, programmazione e promozione sembra siano stati relegati a questioni marginali, e il Rally pare sia diventa quasi l'unica ancora di salvezza per la Riviera del Corallo. 

Ma il WRC, nonostante la sua portata planetaria, da solo non basta. Fare economia e creare sviluppo per lunghi periodi dell'anno è l'imperativo e Alghero ha scoperto finalmente che lo sport può essere un'importante driver per l'economia.

Visto che lo spartito funziona, e visto che il percorso verso gli internazionali di Motocross che rincorriamo da tempo, che si svolgeranno al Lazzaretto è cosa quasi fatta, è giunto il momento di concentrarci sul piccolo grande miracolo che la Dinamo Sassari ha compiuto grazie al suo scintillante management nell'approdare alle finali per lo scudetto del campionato italiano. 

Alghero è la città che negli anni '80 (in quel tempo la dinamo militava in serie B), ospitava il collaudatissimo trofeo di Basket intitolato al compianto "Cesare Piras", atteso evento per cui le persone si riversavano a migliaia nella Riviera Del Corallo per apprezzare i campioni della pallacanestro nazionale e internazionale.

Tempo fa, insieme all'ex assessora Alma Cardi, ebbi modo di intavolare una proficua discussione con il presidente della Dinamo Sardara e il G.M. Pasquini, che diedero la massima disponibilità per ragionare su come riformattare un appuntamento estivo della portata del torneo Piras, attualizzandolo, trasformandolo in un grande evento tecnico-sportivo rivolto alle franchigie di tutta Europa. Serve riprendere quel ragionamento lasciato in sospeso.

Oggi è ancora più facile grazie al salto di qualità della Dinamo nello scenario internazionale di questi anni, e grazie anche alla tradizione e maturità raggiunta dal pubblico e dai tifosi sardi della pallacanestro.

Al porto, d'estate, con la Dinamo Banco di Sardegna, ad Alghero.

È tempo che l'amministrazione accolga con fierezza e orgoglio la Dinamo e la sua vivacità nella più importante città turistica del territorio.

I sogni, quando si amministra, possono diventare realtà. 

Così è nato il Rally ad Alghero, così sono rinati i fuochi di St. Joan.

E in questo solco, lavorando anche su altri ambiti dalla musica di qualità, all'arte, passando per il motocross fino all'enogastronomia, il Pd di Alghero continuerà nelle sue proposte per il bene e il rilancio di Alghero.

ENRICO DAGA

Partito Democratico