Amministrare Alghero

tra realtà virtuale e occasioni mancate

08/09/2015

La delibera della giunta regionale sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e la proposta di declassamento degli ospedali cittadini, con il Partito Democratico impegnato per il riconoscimento del distretto sanitario di primo livello, ha di fatto spostato l'attenzione dell'opinione pubblica dai temi dominanti questa stagione estiva.

Il sindaco che ha vinto le elezioni amministrative anche sulle tanto propagandate  relazioni cagliaritane, alla luce degli innumerevoli risultati negativi, legati alla insufficienza della propria giunta, minaccia denunce e nomina commissioni di lavoro a vario titolo.

In politica si sa quando non si riesce a risolvere un problema si nomina una commissione.

Racconta che attende la collaborazione delle opposizioni in consiglio comunale, ma basta dare un' occhiata alle proposte del PD, il cui unico scopo è il perseguimento del bene comune e dell'interesse collettivo, per capire che non è più tempo di scuse, ma bisogna presentare i fatti.

Con l'autunno alle porte non possiamo sottacere che questa stagione estiva è stata un'occasione mancata per tentare di fidelizzare i numerosi turisti che hanno scelto Alghero per le vacanze.

In realtà il tam tam mediatico, il passaparola, il web in generale, rappresentano il peggior veicolo pubblicitario per chi fa del turismo la principale attività economica.

Città sporca, mare inquinato, marea gialla, caos spazi pubblici, cittadini e turisti vessati con le multe, decoro urbano, la lista della disorganizzazione sarebbe lunga, sono il filo conduttore del messaggio negativo che migliaia di turisti hanno purtroppo vissuto e condiviso.

L'amministrazione di centro sinistra destra, con un ufficio stampa che neanche la regina d'Inghilterra può permettersi, racconta quotidianamente una realtà virtuale, amplificata da una stampa ben disposta, di una montagna di investimenti da far invidia alla capitale degli Emirati. Tante  parole, fatti zero.

Per il momento il fantastico cronoprogramma, con contorno di condivisione e partecipazione, sono l'unico strumento che permette ai propinatori di fantasticherie di stare in piedi. Fino a quando?

Il Segreterio del Partito Democratico

Mario Salis