DUP imposto

Mimmo Pirisi sull'iter forzato

08/01/2016

Nell’ultima seduta del 2015 l’amministrazione targata Mario Bruno ha dato prova di una spinta decisionista che ci ha lasciato totalmente interdetti, approvando il Documento Unico di Programmazione che definisce le linee strategiche ed operative di spesa per tutto il 2016. Il DUP è stato consegnato ai consiglieri solo la vigilia di Natale, dopo essere stato differito dal 31 luglio al 31 dicembre del 2015: un documento di più di 270 pagine con all’interno i fondamentali della programmazione economico-finanziaria del Comune, come tra le altre cose il piano triennale delle opere pubbliche, il piano triennale per la valorizzazione ed alienazione degli immobili comunali, la programmazione del fabbisogno del personale ed il piano assunzioni, oltre allo stato di attuazione dei programmi del 2015. Un documento che però manca di una serie di dati contabili per cui non può esserci il parere dell’organo revisore: sembra quasi che l’amministrazione comunale volesse blindare con una certa fretta e quasi all’insaputa dei consiglieri l’architrave che sosterrà la programmazione economica del Comune per tutto il 2016. Dico ciò anche perché nell'unica seduta della commissioni competente sono mancati gli assessori per poter spiegare i motivi di certe decisioni, e comunque poter dare conto per nome dell’amministrazione delle scelte che essa ha fatto: le uniche spiegazioni politiche sono state fornite in parte dal dirigente per la parte di competenza, unico delegato da parte del Comune presente nella seduta di commissione del 28 dicembre.

Considerando il fatto che il DUP vincola il bilancio di previsione armonizzato con le linee strategiche ed operative previste dal Documento di Programmazione e che verrà approvato entro il 31 marzo di quest’anno, ci pare che l’amministrazione Bruno stia dando prova di un atteggiamento di chiusura figlio di una condotta proterva nei confronti dell’aula anzitutto (e non sarebbe la prima volta) e in secondo luogo nei confronti del Partito Democratico, al quale il sindaco Mario Bruno sembrava aver concesso – troppa grazia – la disponibilità ad un’apertura, il che significava poter iniziare un dialogo costruttivo e condividere alcune scelte politiche e programmatiche.

Con la blindatura invece della programmazione economica ci sembra invece che il sindaco voglia arrogare per sé tutte le decisioni più strategiche, quasi per far sì che, comunque vadano le cose, il PD non possa incidere e neppure esprimere un proprio parere al di fuori dell’approvazione a scatola chiuso del programma che ci viene imposto: dal momento che questo non è certo nostro costume, e che non siamo interessati ad avere una poltrona per ammansirci diventando niente più che dei notai delle politiche di governo cittadino e che gli edificanti progetti di condivisione, coinvolgimento e consultazione si sono rivelati delle pie illusioni dispensate dal nostro Sindaco, non possiamo che trarre le dovute conseguenze e considerare a questo punto compromesso il dialogo con Mario Bruno e la sua amministrazione.

Capo Gruppo PD Alghero

Mimmo Pirisi