Quando l'uso strumentale dell'informazione diventa 'avversario' politico

19/07/2016

Fino a qualche tempo fa eravamo abituati a dover rispondere ad attacchi ed affermazioni di esponenti politici di parte avversa.

Ultimamente a questi dobbiamo aggiungere anche un organo di informazione locale che a tutti gli effetti si sta presentando come un soggetto politico.

Non solo un giornale completamente allineato alle posizioni di una parte, quella del sindaco, ma un vero e proprio " avversario " politico che come tale tratta tutti quelli che la pensano in maniera diversa. E dunque capita che ad un'affermazione o ad un commento ufficiale o semplicemente ad una posizione politica non risponda più un componente della maggioranza o lo stesso sindaco. Non c'è n'è bisogno. Arriva puntuale l'articolo del giornale amico che " informa " i suoi lettori non riportando semplicemente una notizia, ma formulando accuse, arrivando a conclusioni, riportando ricostruzioni totalmente di parte. Talvolta facendo parlare come opinionisti killer, sconosciuti.

Il caso vuole che queste ricostruzioni coincidano quasi completamente con quelle del sindaco e della sua maggioranza.

Al di là delle questioni e dei principi deontologici ed etici, che comunque dovrebbero sempre ispirare chi svolge il delicato compito di dare notizie ai cittadini, è sulla credibilità che forse è giusto fare una riflessione, anche solo per salvare il rispetto di una testata giornalistica che in questi anni aveva saputo costruirsi un patrimonio di credibilità.

La libertà di stampa è fuori discussione, ma se dovere della libera informazione è il controllo del potere e di chi lo gestisce, tra i suoi "diritti" non può esserci quello di attaccare costantemente l'opposizione senza argomenti e con l'aggiunta di menzogne e vere e proprie offese personali.

Il Segreterio Partito Democratico Alghero

Mario Salis